Lupin, la serie che ci ha fatto innamorare di Parigi

Anonim

Omar Sy protagonista della serie Lupin sui tetti di Parigi.

Omar Sy, protagonista della serie Lupin, sui tetti di Parigi.

Con l'attore Omar Sy succede come con Paris: la cotta a prima vista è più che garantita. Dal primo momento che lo scopriamo in Untouchable, uno dei film francesi più visti di tutti i tempi, ci siamo innamorati della sua naturale eleganza davanti alla telecamera, della sua imponenza estetica (è alto 1,90 cm) e del suo quel carisma così tipico dell'eccezionalità (è una delle persone preferite in Francia e nella Città della Senna, la più visitata del paese).

Sensazioni che abbiamo appena recuperato quasi un decennio dopo grazie alla serie Netflix Lupin –di cui il francese è protagonista– e che ci hanno portato irrevocabilmente ad innamorarci del suo nuovo personaggio sullo schermo (il piccolo, questa volta). Esattamente la stessa cosa è successa a noi con Parigi e la sua presenza mai indifferente, quella che fa da cornice alle avventure di Assane Diop, un ladro gentiluomo del 21° secolo che trova ispirazione nell'Arsène Lupin dai romanzi di Maurice Leblanc.

Omar Sy durante le riprese davanti al Louvre e alla piramide di vetro di Ieoh Ming Pei.

Omar Sy durante le riprese davanti al Louvre e alla piramide di vetro di Ieoh Ming Pei.

**IL MUSEO DEL LOUVRE E LA SUA PIRAMIDE**

Non è un segreto (o spoiler) che il Louvre sia di vitale importanza nella trama principale di Lupin, infatti nel poster promozionale della serie **Sy compare con la grande piramide di vetro di Ieoh Ming Pei sullo sfondo. **

I dati ufficiali su questa struttura piramidale risolti in modo ultratecnico dal Premio Pritzker per l'architettura - e quali funge da ingresso al museo attraverso il cortile di Cour Napoléon– sono che è alto 22 metri, con una base di 30 metri per lato e quello È composto da quasi 800 rombi e triangoli di vetro. La letteratura e non poche pagine internet assicurano, però, che i panel in totale siano 666, quindi è stata soprannominata a volte la "piramide diabolica di Mitterrand", Presidente della Repubblica che l'ha fatta costruire negli anni '80, non senza poca opposizione e malcontento mediatico e sociale.

Paul Heyer, nel suo libro American Architecture: Ideas and Ideologies in the Late Twentieth Century, spiega come I. M. Pei ideò una piramide costruita con le stesse proporzioni di quella di Cheope in Egitto.

Questa non sarà l'unica piramide –dei cinque che ha il museo parigino– che apparirà davanti ai nostri occhi nella serie Lupin (e vi lasciamo 'sospesi' gli intrighi per non rovinare a nessuno il primo capitolo).

Le sale espositive del Louvre sono visitate (e perfettamente studiate) da Assane Diop, che è incorniciata dal gigantesco dipinto Le Nozze di Cana del Veronese fermandosi ad osservare la Gioconda nella sala delle Tenute, alla quale la Gioconda è tornata dopo aver trascorso tre mesi nella Galleria Medici a causa di lavori di ristrutturazione nel 2019.

Meno vistose, invece, le uscite di emergenza del museo, utilizzate anche come palcoscenico nel primo capitolo molto necessario per la fuga.

Il personaggio di Assane Diop osserva la Gioconda con alle spalle il dipinto Le nozze di Can del Verons.

Il personaggio di Assane Diop osserva la Gioconda con alle spalle il dipinto del Veronese de Le nozze di Cana.

TETTI, GIARDINI E PONTI

In un'altra occasione Il ladro deve intrufolarsi sui tetti di Parigi e, sebbene per qualche secondo si veda in lontananza la Basilica del Sacro Cuore di Montmartre, la cupola del Palais National des Invalides e persino la stessa Torre Eiffel, sono i camini e il perfetto allineamento degli edifici progettati da Georges-Eugène Haussmann quelli che veramente richiamano la nostra attenzione. Nello stesso modo sono riconoscibili le mansarde spioventi in zinco, così caratteristico dello stile architettonico haussmaniano del diciannovesimo secolo.

Firma anche il barone Haussmann il ponte del Parc Monceau che possiamo vedere nel terzo capitolo di Lupin (in un flashback in cui il protagonista viaggia nel passato per ricordare come si è innamorato della sua immaginaria ex moglie, Claire, interpretata dall'attrice francese Ludivine Sagnier). Il parco, progettato nel XVIII secolo in stile inglese dal paesaggista Louis de Carmontelle, conserva ancora alcune delle costruzioni fantasiose dell'epoca, come la famosa Naumaquia, uno stagno circondato da colonne corinzie dove un tempo venivano allestite battaglie navali come spettacolo.

Giardini del Lussemburgo

I giardini del Lussemburgo sono perfetti per un incontro segreto.

E non uno, ma molti Assane Diop (puro stile Maurice Leblanc) vengono inseguiti dalla polizia nei giardini del Lussemburgo, ispirato al Giardino di Boboli fiorentino su richiesta della regina Maria de' Medici, che decise di abbandonare il Palazzo del Louvre e ordinò la costruzione del Palazzo del Lussemburgo (attuale Senato di Francia) dopo che suo marito, il re Enrico IV, fu assassinato per le strade di Parigi nel 1610.

Non è un ponte, ma una passerella, in particolare quella di Mornay sul Canal de Saint Martin, dove Claire confessa ad Assane all'inizio della loro relazione di essere incinta di suo figlio, Raoul. Una location, sul vecchio porto mercantile dell'Arsenale, che a prima vista può non sembrare idilliaca, ma che presto ci svela in lontananza il Profilo illuminato della Colonna di luglio in Place de la Bastille.

E quasi senza ciocche (d'amore) appare il Passerelle des Arts –che collega l'Istituto di Francia con la Cour Carré del Louvre–, da cui prende il nome la passerella, poiché il museo era precedentemente noto come Palazzo delle Arti. Durante una breve passeggiata lungo quella che fu la prima passerella metallica di Parigi, Assane regala a suo figlio "la mia eredità, il mio metodo, la mia strada", cioè il libro di Maurice Leblanc che suo padre gli aveva dato da bambino.

Assane e Claire in un ristorante con vista sulla Porte de Saint Martin.

Assane e Claire in un ristorante con vista sulla Porte de Saint Martin.

ARRONDISSEMENTS, ALLA SCOPERTA DI DISTRETTI

Abbiamo rintracciato il ladro impiegatizio Assane Diop attraverso il centrale I distretto, dove si trova il museo del Louvre. È scappato dai Giardini del Lussemburgo nel 6° arrondissement e, a Monceau Park, ha viaggiato indietro nel tempo e anche nell'8° arrondissement. Senza dimenticare che è salito in altura in Rue d'Abbeville, nel X Arrondissement attraverso il quale scorre il Canal de Saint Martin e in cui Il protagonista di Lupin e la sua ex moglie si incontrano in un ristorante con vista sulla Porte de Saint Martin.

Più a nord, a il mercato delle pulci di Parigi, nel 18e arrondissement, sono andati a registrare le scene che si svolgono nell'antiquario di Benjamin Ferel, eventuale complice e amico del protagonista (interpretato dall'attore Antoine Gouy).

Considerato il mercato dell'usato e dell'antiquariato più grande e antico del mondo, il mercato di Saint-Ouen è in realtà composto da più di una dozzina di mercati, e uno di questi è il Marché Biron, dove il gioiello lussuoso e costoso con cui inizia la trama di Lupin si sposa perfettamente.

Assane Diop entra nel negozio di antiquariato del suo amico Benjamin Ferel a marzo Biron.

Assane Diop entra nel negozio di antiquariato dell'amico Benjamin Ferel, nel Marché Biron.

MUSEO E HOTEL

Il palazzo della famiglia Pellegrini, in cui ha lavorato il padre di Assane Diop e dove ha avuto origine il conflitto ancora da risolvere (dovremo attendere la già confermata seconda stagione di Lupin), in realtà è il MAD - Musée Nissim de Camondo. Questo hotel particulier, di cui l'architettura si ispira al Petit Trianon di Versailles, custodisce un'interessante collezione di arte decorativa francese della seconda metà del 18° secolo quella comprende mobili e oggetti dei regni di Luigi XV e Luigi XVI.

Altri hotel che compaiono nella serie sono l'Hôtel de Ville de Paris (sede del comune di Parigi) e il lussuoso Le Meurice (il primo a Parigi ad avere un bagno privato in ogni camera e suite), la cui direzione gastronomica è affidata al famoso chef Alain Ducasse.

La magione della famiglia Pellegrini è in realtà la MAD Muse Nissim de Camondo.

Il palazzo della famiglia Pellegrini è in realtà il MAD - Musée Nissim de Camondo.

FUORI DELL'ÎLE DE LA CITÉ

Per un motivo molto speciale (e un altro commemorativo) viaggiare in Normandia in treno Assane, Claire e Raoul. In particolare fino al Étretat, luogo in cui si conclude la prima stagione di Lupin, che è già una delle serie Netflix più viste nella storia della piattaforma.

In questa cittadina balneare francese, noto per le sue scogliere, tante volte immortalate da artisti impressionisti, è il museo Le Clos Lupin, dal momento che lo scrittore Maurice Leblanc visse gran parte della sua vita in questo palazzo anglo-normanno che oggi accoglie il visitatore con un tour ricco di indizi segreti con cui scoprire il ladro gentiluomo più famoso di Francia... e ora anche il mondo intero grazie alla serie Netflix.

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