'Matisse, come un romanzo', questa è la mostra che celebra i 150 anni del pittore a Parigi

Anonim

Henri Matisse 'La Sieste' 1905.

Henri Matisse: 'La Sieste', 1905.

Pensavamo di sapere tutto su Matisse, ma ci sbagliavamo. La mostra Matisse, come un romano (Matisse, come un romanzo) lo dimostra. Questa è la più grande retrospettiva sul pittore Henri Matisse (1869- 1954) da quella del Grand Palais realizzata nel 1970.

questa volta la mostra celebra i 150 anni del pittore fornendo una prospettiva del tutto sconosciuta, ed è il suo rapporto con la letteratura.

Diviso in 9 capitoli, traccia la traiettoria di Matisse lungo un percorso cronologico , dai suoi esordi, intorno al 1890, quando l'artista entra in contatto con i maestri, lottando per sviluppare un proprio vocabolario, fino agli anni '50 e alla sua opera finale, permettendo in ogni momento di contemplare una vita vissuta per l'arte.

Ripetendo il titolo dell'opera di Luigi Aragona, Henri Matisse, romano (1971), questa mostra riprende in ogni capitolo il rapporto di Matisse con la parola. Dai suoi esordi negli anni '90 dell'Ottocento, quando Matisse si cimentò in diverse scritture, prima di avventurarsi, nel periodo fauve (1905-1906), in una radicale riformulazione del colore e del disegno.

Negli anni '10 Matisse tentò di saggiare le varie tendenze che attraversavano la scena artistica del suo tempo: il cubismo, in particolare, con * Tête blanche et rose * (1914, Parigi, Musée Arte Moderno Nacional). Nel 1917 la partenza di Matisse per Nizza e il decennio successivo abbandonano la dimensione sperimentale di un'arte giunta quasi alle soglie dell'astrazione: il pittore sceglie di tornare su un tema plasmato dalla luce.

La questione letteraria prende una nuova piega dagli anni '30, quando Matisse inizia a lavorare al libro illustrato di Poésies de Mallarmé , un'opera che alimenterà alcuni dipinti iconici di questo periodo come* La Verdure* (1935-1943, Nizza, Musée Matisse). Nel 1947, con Jazz, Matisse riesce a intrecciare plastica e parole, unendo gouaches ritagliate e testi manoscritti. E, infine, con una delle sue ultime opere, Intérieurs de Vence, dove è ancora più evidente la migrazione ininterrotta del suo lavoro verso la scrittura.

La mostra al Centre Pompidou è visitabile fino al 22 febbraio e ha grandi opere donate dalla famiglia del pittore e altri centri in Francia.

Programma: Secondo le nuove misure sanitarie in Francia, il Centro Pompidou aprirà i battenti fino alle 20:00 (con ingresso alle mostre solo fino alle 18:00) e fino al 16 novembre 2020.

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