L'eredità più personale di Iván Zulueta

Anonim

L'eredità di Ivn Zulueta

Il regista Iván Zulueta (1943-2009).

Il lavoro di Iván Zulueta (1943-2009) è sempre stato in prima linea. Con solo due lungometraggi al suo attivo –Un, dos, tres… al hide-and-seek (1969) e Arrebato (1979)–, il basco si collegava ai movimenti artistici nordamericani più avanzati, in particolare con la Pop Art, aprendo così strade non esplorate prima dal cinema spagnolo del suo tempo.

Adesso, il Ministero della Cultura e dello Sport, attraverso la Cineteca spagnola, ha acquisito il suo archivio personale, uno dei più potenti nel contesto cinematografico della seconda metà del XX secolo, per la profusione e la diversità dei suoi materiali.

L'eredità di Ivn Zulueta

Filmoteca Española ha acquisito l'archivio personale del regista Iván Zulueta.

Da documenti personali e familiari a lavori creativi come schizzi, poster o disegni, passando per ritagli di stampa o corrispondenza con personalità come Terenci Moix, Will More, Carmen Giralt o José Luis Borau, il file è composto da parti datati tra il 1960 e il 2009, molti dei quali inediti.

Per quanto riguarda le raccolte di film, include pezzi in formato scadente in S8mm, sebbene anche alcuni in 8mm, 16mm e 35mm che sono stati girati tra gli anni 60 e 80. Tra questi possiamo trovare opere di fantasia o sperimentali, riprese di incontri e celebrazioni in cui compaiono caratteri o materiali riconosciuti per la costruzione di opere, scarti e prove. Si evidenzia, ad esempio, parte del materiale con cui è stato assemblato Souvenir, una pellicola mancante fino alla data.

L'eredità di Ivn Zulueta

Anche Iván Zulueta ha lasciato un'interessante eredità pittorica.

L'acquisizione di questo archivio è stato "un vero e proprio evento per l'istituzione", ha evidenziato Josetxo Cerdán, direttore della Cineteca spagnola, che ha evidenziato la presenza delle bobine di film in Super 8 e 16mm, alcuni di loro non sono mai stati mostrati pubblicamente nonostante avessero una chiara intenzione cinematografica.

“Personalmente, direi quasi generazionale, Zulueta è uno specchio in cui potremmo riconoscere molti adolescenti cinefili degli anni '80. Il suo lavoro scarso ma energico è imperniato su un concetto di cinema radicalmente rivoluzionario ai suoi tempi. È un regista con una sensibilità unica nel creare immagini che, a più di quarant'anni di distanza, continuano a colpire le retine dei loro spettatori”.

L'eredità di Ivn Zulueta

L'archivio di Iván Zulueta comprende schizzi, lettere personali, frammenti di film...

Oltre alle due lunghezze citate, Zulueta ha firmato una dozzina di cortometraggi girati in sottoformati (Super 8 e 16mm) tra il 1964 e il 1978, l'ideazione e la produzione della serie televisiva Último Grito (1968) sulle tendenze artistiche e musicali del momento e due episodi per due programmi della televisione spagnola, Palpebre (1989) e Ritesti (1992).

Il suo lavoro audiovisivo è completato da una serie di pratiche svolte durante il suo periodo presso la Scuola Ufficiale di Cinematografia che sono già conservate nella Cineteca spagnola. Inoltre, tra gli anni '60 e il momento della sua morte, Iván Zulueta sviluppò a ricca opera grafica che comprende disegni e dipinti in tecniche molto diverse, così come la fotografia. Come artista plastico, ha anche realizzato locandine per film, festival cinematografici e tutti i tipi di iniziative cinematografiche nel corso di diversi decenni.

L'eredità di Ivn Zulueta

Opera di Iván Zulueta, parte dell'archivio della Cineteca spagnola.

UN FILM MITICO

“Zulueta è una di quelle figure mitiche che attraversano il cinema spagnolo, con un lavoro cinematografico davvero scarso ma un cult tra tanti cinefili, dentro e fuori il nostro Paese. Fu anche un ottimo illustratore, il suo lavoro si diffuse in molti campi, dalle locandine cinematografiche a copertine di album o copertine di libri Cerdán ha commentato.

Nel dossier Spicca anche la presenza delle fotografie polaroid, formato in cui Zulueta ha trovato una fonte inesauribile di sperimentazione per creare piccole storie immaginarie attraverso composizioni di oggetti e bambole. Alcuni di loro sono già stati visti. nella sezione "Intanto..." del programma di dicembre 2020 del cinema Doré.

L'incorporazione dell'eredità di Iván Zulueta alla Cineteca spagnola si unisce a quella di altri archivi di recente acquisizione come quella di Basilio Martín Patino o l'opera grafica di Cruz Delgado, ed è parte della politica dell'ente aumentare i propri fondi e raccolte, in particolare per quanto riguarda l'acquisizione di materiali legati a grandi registi.

L'archivio Zulueta, una volta approfondito e digitalizzato dai professionisti di Filmoteca Española, sarà messo a disposizione dei ricercatori che lo richiedano.

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