Resta a dormire!

Anonim

I migliori letti d'albergo al mondo

Samantha Wong (@samishome) fotografata all'hotel W Shanghai - The Bund

Da tempo circola sui social un testo in inglese di cui nessuno sa chi l'abbia scritto.

Dice qualcosa del genere: “Adoro i letti sfatti . (...) . Adoro l'aspetto delle persone quando scoprono di essere innamorate. Adoro l'aspetto delle coppie quando si svegliano insieme per la prima volta. Adoro quando qualcuno chiude gli occhi e si dirige verso le nuvole. Mi innamoro delle persone che emanano verità. Mi innamoro delle sue crisi, del suo trucco imbrattato e delle sue fantasie. L'onestà è troppo bella per essere espressa a parole".

E sì, l'abbiamo preso in prestito per spiegare perché questo articolo sui letti disfatti... e perché questi e non altri. Molto semplice: perché volevamo che riflettessero la verità. Non si trattava tanto di sviluppare una classifica di baldacchini impressionanti, né di contare i fili di cotone o di confrontare le misurazioni con i campi da calcio. Anche qui le dimensioni non contano.

Per questo abbiamo chiesto ad alcuni dei fotografi che collaborano con Condé Nast Traveller di condividere quella sensazione –così vicino alla felicità– di un letto indimenticabile in qualsiasi destinazione.

È anche il nostro modo di strizzare l'occhio a chi viene spesso insultato San Valentino , di andare in giro in perfetta compagnia e, naturalmente, per rendere omaggio a quella magica intimità di un letto d'albergo.

Non è banale. Lo sanno, ad esempio, nella catena Starwood, dove per un anno hanno analizzato letti e più letti fino a quando non hanno rilasciato il loro famoso Celeste: materasso alto fino ai piedi, piumino d'oca, due cuscini rigidi e lenzuola di cotone egiziano a filo alto. E hanno creato uno stile, logico.

Potremmo anche parlare dei **trecento fili delle lenzuola del Park Hyatt**, delle belle coperte in lana 100% portoghese di Micasa a Lisbona...

Potremmo saltare da un letto all'altro e attraversare il mondo in questo modo. Tokyo, Lanzarote, Shanghai, Berlino... ogni destinazione questa volta nasconde una storia che, in realtà, è sempre la stessa: vivi quella prima alba in un ambiente sconosciuto, rannicchiarsi su un materasso che non sa da che parte si dorme e guardare i primi raggi di sole attraverso una nuova finestra.

Un gioco che ci restituisce in un certo modo all'innocenza, che ci costringe a svegliarci in fretta ea raccontarlo agli altri. Ehi, guarda che letto. Aspetto.

Per questo, da qui in poi, vi invitiamo a, d'ora in poi, condividi con noi i tuoi letti sfatti. Sogni molto felici. #YoSoyTraveler, @cntravelerspain.

_*Questo rapporto è stato pubblicato nel numero 114 del Condé Nast Traveller Magazine (febbraio) . Abbonati all'edizione cartacea (11 numeri cartacei e versione digitale per € 24,75, chiamando il 902 53 55 57 o dal nostro sito web ) e usufruisci dell'accesso gratuito alla versione digitale di Condé Nast Traveler per iPad. Il numero di febbraio di Condé Nast Traveller è disponibile all'indirizzo la sua versione digitale per godertela sul tuo dispositivo preferito. _

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