Cose che non dovremmo mai trascurare in un bar sulla spiaggia
Felicità insopportabile, tanta felicità che non si adatta allo schermo del cellulare da 4,7 pollici, non è accettabile resistere a tante fotografie perfette a Formentera, Ibiza o in Algarve, nelle calette di Maiorca, Aiguablava o Zahara de los Atunes. Nelle Filippine o in Islanda, Tanto sorriso e tanta felicità non sono possibili. Ospite già.
E di quel fango, certo... Il ritorno dalle vacanze ci riporta alla realtà. Non è un caso che il picco annuale dei divorzi sia alla fine di agosto e, credo, non abbia molto a che fare con le "troppe aspettative frustrate" così comuni in un gabinetto psicologico in un mezzanino a Las Salesas, ma piuttosto con quello stato puerile a cui ci sottopone ogni periodo di vacanza: lo chiameremo Va tutto bene sempre™ .
Durante Va tutto bene sempre™ il soggetto in questione è costretto (“per due settimane che ho, tete”) ad essere felice sì o sì, affinché tutte le esperienze siano memorabili, tutte le spiagge azzurre, tutte le polveri antologiche e tutti i piatti di riso siano al loro punto. Sì o sì. E ovviamente... cosa sta succedendo nel nostro cervelletto? Che mandiamo la nostra capacità di giudicare alle fogne . Giustifichiamo tutto, tutto va bene, tutto funziona come un orologio finché la scala della felicità è traboccante di punti; e quello che ogni insuccesso in un ristorante qualunque di qualsiasi giovedì di ottobre (che ne so, un piccolo ritardo nel servizio) diventa un insulto insopportabile: "Non torno!". Non succede nulla ad agosto guarda che spiaggia, tesoro; calmiamoci, siamo in vacanza . E così, tutto.
Beh no. A Mantel & Cuchillo non importa se è luglio o aprile. Ciò che è buono è; e ciò che non lo è, è altrettanto cattivo; e ne siamo abbastanza sicuri Va tutto bene sempre™ diventa particolarmente evidente nella gastronomia e per non parlare di tanti bar sulla spiaggia. Queste sono le cose che mai e poi mai in un bar sulla spiaggia, ogni volta che è.
Rabbia contro le crocchette congelate
IL SERVIZIO, LA MADRE DELL'AGNELLO
Tanti stabilimenti balneari raddoppiano e anche triplicano il personale durante il periodo estivo; questo si traduce in "tutto va" (Vuoi lavorare? Pass), mancanza di professionalità e brutte facce. Capisco la sopraffazione e la saturazione, ma mi dispiace: non è un problema mio.
CONGELATO? VERAMENTE?
Mi vendi un bar sulla spiaggia sulla spiaggia ma mi servi crocchette di mare surgelate, insalata Caesar Mercadona e limoni appassiti come l'adolescenza di Juan Manuel de Prada. No.
ACETO DI MODENA
Quando metteremo fine a questa piaga della “decorazione artistica” delle lastre con acetato balsamico? Ci annoia, come tanti piatti: controfiletto al foie gras, tartare di salmone o coulant al cioccolato. Un bar sulla spiaggia non deve essere per forza sinonimo di ristrettezza gastronomica, non trovate? Lì hai gli esempi di Casa Manolo, Toc al Mar, Chiringuito Pikachos o Salt Restaurant.
CHILL LOUNGE HOUSE FLAMENCO DANCE MUSICA
Sulla musica, amici: sulla musica. Ho letto in Los 40 Principales: "Quale piacere più grande c'è, dopo il bagno e l'abbronzatura, che andare al bar sulla spiaggia a bere qualcosa di fresco con le canzoni estive più calde in sottofondo?" Basta Chambao, basta CD compilation Café del Mar, basta chill, basta ambient e per carità, Basta con Enrique Iglesias. A tutto questo, La canzone dell'estate è 'La Bicicleta' o 'Duele el corazón'?
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Bar sulla spiaggia mediocri FUORI