Una mappa illustrata per esplorare la Madrid di Ava Gardner

Anonim

Mappa illustrata Ava Gardner Madrid

Una mappa per esplorare la Madrid vissuta da Ava Gardner

Dai momenti in cui ritrovare le forze il Caffè Commerciale Fino alle notti in cui hai bevuto ragazzo, passando per la boutique Loewe sulla Gran Vía, i dolci raduni Il maiorchino o il consommé nel Lhardy. La nuova mappa culturale illustrata del Comune ci porta alla scoperta di ciò che era La Madrid di Ava, ovviamente di Ava Gardner.

Con la gestione del colore e il modo di lavorare i profili a cui siamo abituati l'illustratore Jorge Arevalo e basato su il romanzo Ava di notte di Manuel Vicent (Editorial Alfaguara), questa mappa ci accompagna quel che resta di una Madrid, quella degli anni '60 del secolo scorso, che Ava Gardner visse e strinse fino a quando nel 1967 partì per Londra.

Prima che prendesse l'aereo che l'avrebbe portata via da Madrid, Ava si è goduta la serata in città senza dover cercare la festa perché la festa stessa era lei. La festa, quella vera, quella a cui nessuno voleva perdersi e dove tutti volevano dire di essere stati, era quella iniziata quando lei è entrata a Chicote, nel Corral de la Morería o nel Florida Park.

È per quei luoghi in cui Ava viveva al di sopra del bene e del male in una Madrid un po' decaffeinata e miserabile che ci porta questa mappa ha molto della notte, ma anche qualcosa del giorno. Che cosa la traccia di un tempo in cui era possibile evitare imposizioni morali usando le parole giuste; la suite presidenziale 716 del Castellana Hilton, dove visse appena arrivato a Madrid e che oggi è l'Hotel Intercontinental; o San Gines. Anche se, beh, non siamo molto chiari se ciò che Ava stava chiedendo fosse di finire la notte o iniziare la giornata.

La mappa può essere scaricata dalla pagina ufficiale del turismo del Comune di Madrid.

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