A difesa delle 'vacaturas', cioè delle 'vacanze di lettura'

Anonim

ragazza che legge in una cabina

Riesci a immaginare di avere finalmente il tempo di leggere?

Una vacanza da leggere. Non correre di monumento in monumento, non fotografare l'orizzonte, non andare dal bar sulla spiaggia all'amaca. Una vacanza, abbiamo detto, da leggere, come quelle di prima, quando davanti a te si aprivano i confini infiniti della pausa scolastica e tu te ne stavi a letto voltando pagine e pagine, legando un universo all'altro.

“Sarebbe possibile?” mi chiedo spesso. Perché, ad esempio, non rendere la Giornata del Libro una festa nazionale e dichiararla "Giornata ufficiale della lettura" in Spagna? (anche se ancora meglio se diventasse un ponte!).

Sto parlando di una specie di Black Friday della lettura, in cui, invece di impazzire a comprare, impazziamo a leggere. La immagino come un'oasi nel mezzo del vortice del tempo: quel giorno nessuno si aspetterebbe nulla da nessuno , perché si sa - come è noto, ad esempio, a Capodanno - che è vietato disturbare, che tutti sono fuori circolazione.

E che gioia leggere senza ricevere chiamate, con la posta elettronica fuori portata! Nella mia utopia, non si sentono nemmeno le macchine : Perché qualcuno dovrebbe voler uscire in un momento come questo? Certo, ci sarebbe chi non volesse leggere in quel -glorioso- giorno, e sarebbe rispettabile: l'unica condizione che metteremmo ai 'ribelli' sarebbe quella di non disturbare il resto.

ragazza che legge in una cabina

Leggere e leggere senza che il telefono squilli

TORNA ALLA REALTÀ

Sotto le nuvole. So che la mia proposta non avrà effetto - anche se non si sa mai: in Islanda succede già una cosa simile alla vigilia di Natale -. Cosa fare allora? La nostra proposta: che tu stesso agisca in merito e prenota una vacanza solo per leggere.

Un extra, inoltre, sarebbe non doversi occupare di nulla, né rifare il letto, né preparare il cibo. Ma né per camminare, né per entrare nei musei. Non necessariamente appartato, ma abbastanza barricato per poterti immergere nel mondo che attende, addormentato nelle tracce dell'inchiostro. Abbassando, in generale, le aspettative riguardo al moderno concetto di 'viaggio', e imparando un po' di quelle vacanze nelle piccole città che molti di noi odiavano.

** Lo faremmo in questi luoghi **, che speriamo ti ispirino a prenderti le tue "vacanze". Cioè, la tua "vacanza di lettura". Sì, il nome non è molto buono: ci stiamo ancora lavorando. Ma l'idea stessa, non potrai negarla, suona abbastanza bene.

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