'Una villa in Toscana' che cura tutto

Anonim

Una villa in Toscana

Una villa in Toscana che cura tutto.

“La Toscana è molto creativa”, dice il personaggio che interpreta con grande ragione storica e ovvietà Liam Neeson in Una villa in Toscana (Uscita nelle sale venerdì 6 agosto). L'attore, che abbandona per un attimo il sottogenere da lui perfezionato della vendetta personale, entra nella pelle di un pittore astratto e materico, profondamente smarrito e depresso dalla morte della moglie.

Come pittore, sa di cosa sta parlando: ha vissuto nel cuore della Toscana, in una delle zone più belle, la Val d'Orcia, nella casa/villa/palazzo della famiglia della moglie. Lì creò, creò e creò. Creò così febbrilmente davanti a quelle colline, sotto quei cipressi, che quando se ne andò la sua creatività si inaridì. E anche l'amore per suo figlio, che ha praticamente abbandonato senza sapere cosa fare dopo la morte della madre.

Ma ora il figlio ha bisogno di lui e ha bisogno soprattutto di quella villa in Toscana dove non sono stati per due decenni. Vuole venderlo per continuare con le sue irraggiungibili ambizioni nella Londra più elegante e costosa. Insieme, in un furgone malridotto, "sulla strada più noiosa d'Europa", Si recano in Val d'Orcia per riconnettersi con la loro città ei loro ricordi. Con il dolore.

Una villa in Toscana

Micheál Richardson, figlio di Neeson, alla villa.

Lo stato fatiscente della casa è la metafora dei loro cuori e delle loro teste. In frantumi. arrabbiato. triste. Contro quella decadenza, l'infinita e rilassata bellezza del paesaggio toscano. Una bellezza curativa. Di delicate ondulazioni e alberi verticali. Colori caldi e tramonti promettenti. E sempre qualche ristorantino con un piatto di pasta che fa esplodere i sensi e la nostalgia.

L'attore James D'Arcy (Dunkerke, Patria, Leonardo…) scrisse A Villa in Tuscany (in inglese Made in Italy), appunto, mentre era in vacanza in questa regione italiana tanto sfruttata sullo schermo. Iniziò scrivendo una storia di risentimento e rancore tra padre e figlio che solo "le gloriose colline toscane potevano sciogliersi per rivelare il vero amore tra di loro". Vale a dire, il paesaggio ha costruito la storia.

Una villa in Toscana

Colline e cipressi: Toscana.

E così è. Hanno avuto difficoltà a trovare la posizione esatta, la villa corretta. La scoprirono in Val d'Orcia (dove sono stati girati anche Il Gladiatore e Il paziente inglese), nei pressi della città di Pensare, famosa per il suo duomo, patrimonio mondiale dell'UNESCO dal 1996. La casa è Villa Fontanelle, una villa privata, di proprietà di un architetto ottantenne che l'ha mantenuta quasi intatta da una ristrutturazione degli anni 80. Una villa che a volte può essere affittata.

Il paese attraverso il quale si perdono i protagonisti è il paese limitrofo di Monticchiello. Di strade acciottolate, curve e ripide. Nella trattoria comunale, Il Bronzino, hanno avuto il permesso di costruire la trattoria dove vanno ad innamorarsi del miglior risotto. In piazza si sono organizzati per loro un cinema all'aperto, come fanno di solito ogni estate.

Liam Neeson in Una villa in Toscana

La trattoria toscana perfetta.

PADRE E FIGLIO

Una villa in Toscana ha anche un altro interesse in più. I suoi attori principali. Liam Neeson come il padre e suo figlio nella vita reale, Michael Richardson, come il figlio nel film. Realtà e finzione non si incrociano solo lì. La moglie di Neeson, la madre di Richardson, l'attrice Natasha Richardson, morta nel 2009 in un incidente sugli sci, quando Michael aveva solo 13 anni.

Questa sparatoria è stata per loro "un'esperienza catartica" dice l'attore di Schindler's List. “Quando l'ho letta, era una storia così vicina a noi ed è stato strano come ci sia venuta in mente in quel momento quando erano passati appena 10 anni dalla morte della mamma”, confessa il giovane attore (che aveva già coinciso con suo padre in Revenge under zero). Ripeti il duello, tira fuori tutto, apri parti di essi. E sicuramente quelle opinioni hanno aiutato.

"Visualizzazioni? è così che chiami una delle convergenze più spettacolari in natura? chiede ironicamente Robert (Neeson). "Non li hai nemmeno guardati", risponde Jack (Richardson). Non ne hai bisogno. Li ricorda. “Due cipressi incorniciano la composizione, attirando lo sguardo attraverso lo spazio negativo fino al punto focale della villa perfettamente centrata. Il tutto unito da queste** magnifiche colline toscane.** Tramonto, ricordi? La luce che entra da quelle finestre ti toglie il fiato”. è l'idillio romantico della Toscana, orchestrato da Puccini e una casa che guarisce tutto.

Liam Neeson in Una villa in Toscana

Liam Neeson in 'Una villa in Toscana'.

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