mandami una cartolina

Anonim

Copertina nº 146 della fotografia di 'Cond Nast Traveller Spagna' dall'interno di un'auto mentre una ragazza si sta cambiando e il...

La copertina del numero 146 di Condé Nast Traveller (luglio-agosto)

quando Vittorio Bensusi ci ha inviato la fotografia che illustra la copertina di questo numero non ne ero affatto a conoscenza Stavo chiudendo un cerchio. E aprendo allo stesso tempo una linea infinita. Ecco la spiegazione: poco più di un anno fa, nel fatidico e ancora vicino maggio 2020, abbiamo lanciato un'edizione speciale di Condé Nast Traveller in cui una scena di Pierrot le fou – c'è un viaggio più brillante nella storia del cinema di questo di Godard? – promesso un futuro pieno di avventure. La frase è stata rubata anche, perché fingere genio quando hai un Kerouac che l'ha già fatto per te: “Le nostre vecchie valigie si stavano di nuovo ammucchiando sul marciapiede; avevamo una lunga strada davanti a noi. Ma cosa importava, la strada è la vita.

Una buona manciata di lettori e abbonati ci confessò in quei giorni di aver incorniciato la rivista perché era quello che era, incorniciarla. Non volevamo dire molto. In effetti, il fatto che tu passi il tuo tempo a leggere la vecchia e aromatica carta sembra già una conquista in questi tempi di swipe up e scroll, ma la verità è che ci ha commosso sapere che il messaggio di ottimismo era permeato. Adesso quel bikini che scoppia è così aperto, quello che pende dallo specchietto retrovisore di un'auto, un altro, con cui accendiamo i motori di quella che confidiamo sarà la migliore estate della nostra vita. Della tua vita.

Questa volta, dietro il vetro si vede il mare, metafora della prima delle metafore –non vogliamo sublimare ciò che non è– del desiderio di libertà, di raggiungere nuovi orizzonti e di sentire che il mondo è tornato ad essere un luogo dove ogni tanto ci si può divertire.

Abbiamo già chiuso il cerchio e le vecchie valigie non si ammucchiano sul marciapiede, ma aspettano nella cappa quel primo bagno che, incapace di sostenere l'emozione, decidi di concederti cinque minuti prima di arrivare a destinazione, proprio quando giri la curva e wow, appare il mare. E ti salti in testa.

Queste pagine devono durare per tutta l'estate; Li abbiamo realizzati per accompagnarti dall'inizio alla fine. Anche per ispirare i tuoi progetti, quelli che al momento potrebbero non portarti troppo lontano -andiamo piano-, ma sì nei paradisi vicini e perfino nel luogo abituale, la cadenza del “ritorno” come sinonimo di felicità nostalgica.

“Mandami una cartolina” è qualcosa di poco avanguardistico che si diceva quando qualcuno andava in vacanza. Adesso le persone annunciano il loro sbarco nella sabbia caricando una foto su Instagram, ma chi vuole mi piace quando puoi aprire la casella di posta e trovare un souvenir con il loro francobollo e tutto il resto. Invia cartoline, prova. Condividete i segreti che vi raccontiamo qui, dal Baltico all'Egeo, dal Cantabrico al Tirreno, dall'Atlantico selvaggio al fetén mediterraneo. **La prima estate di questa nuova vita inizia con la convinzione che, ora, c'è un lieto fine. **

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