Luca, il film per tornare alle eterne estati della nostra adolescenza

Anonim

scena del film Luca

Luca e Alberto prima dei loro primi gelati

Le estati di una volta, quelle di quando eravamo piccoli o adolescenti, sapevate di gelato, facevano rima con nonchalance, erano piene di primi tempi, di audacia, di spingersi oltre i limiti e di un senso di libertà che era più libertà se condivisa con quegli amici che è venuto improvvisamente a scoprire altri modi di guardare il mondo. Di quella, delle amicizie che ti spingono a crescere va Luca, il nuovo film Disney e Pixar che si può vedere da oggi su Disney+.

Si tratta anche di crescere, e degli addii e dei saluti che questo comporta, sbarazzarsi delle paure ereditate, ascoltare ciò che le nostre viscere ci dicono, non mettere a tacere la nostra curiosità, quello che Luca sveglia a forza di ascoltare come sua madre elenca tutti i pericoli che può comportare salire in superficie, quello che aumenta con ogni oggetto umano che cade dalle barche sul fondo del mare.

scena del film Luca

Perché Luca non è umano o non è a tempo pieno. Luca è un mostro marino adolescente

Perché Luca non è umano o non è a tempo pieno. Luca è un mostro marino adolescente che, parafrasando Sebastian il granchio, vive "sotto il mare". Il suo mondo non è colorato come quello della sirena Ariel, è piuttosto verde, un misto delle praterie di Hobbiton e delle risaie vietnamite, e in essa lavora come pastore di muggini.

Sempre guardando in alto, verso la superficie, da dove, a volte, tornano i grammofoni che i pescatori portano nelle loro barche quando escono per pescare la voce di Maria Callas che interpreta O mio babbino caro.

Ipnotico. Tanto che gli basta una spinta o meglio un allungamento, quella data da Alberto, il suo prossimo migliore amico, per farlo uscire dall'acqua e insegnargli che, quando si asciuga, assume una forma umana.

Lungo la strada, gli insegnerà anche tutto ciò che sa sulla superficie, sulle persone e osare di vivere. Anche se per farlo devono lanciarsi giù per la collina su uno scooter costruito con gli scarti. Yin e yang hanno fatto amicizia. L'esempio che essere nel posto giusto al momento giusto può cambiare tutto per sempre.

scena del film Luca

Quello scooter che tanto ossessiona i protagonisti è molto più di uno scooter, è libertà, velocità, vento in faccia e avventura

“L'aria, la gravità, il cielo, il sole, le nuvole e le cose umane, come la macchina magica della signora che canta”, Alberto dice a Luca di dirgli che le cose belle sono fuor d'acqua.

Facile? Ebbene, due mostri marini devono venire a ricordarci, a guardare il nostro mondo con occhi sempre pronti a stupire, con occhi capaci di capirlo quello scooter che tanto ossessiona i protagonisti è molto più di uno scooter, è libertà, velocità, vento in faccia e avventura.

Infatti, è la determinazione a procurarsi la propria Vespa che dà loro la spinta necessaria per entrare nella Portorosso, piccolo paese che gli ideatori hanno collocato sulla costa italiana ad immagine e somiglianza di quelli che compongono le famose Cinque Terre. Strade pittoresche e scoscese, case colorate, montagne che si ergono dal mare stesso. Ad immagine e somiglianza dei ricordi d'infanzia del regista del film, Enrico Casarosa, che è cresciuto a Genova.

“Quello che abbiamo provato è stato portare un po' di quel calore e della sua imperfezione nel mondo animato (…) Ho trascorso le mie estati in piccole città costiere. Le Cinque Terre sono molto vicine a dove sono cresciuto. Quei cinque paesini sono meravigliosi, davvero bloccati nel tempo perché sono così piccoli. Hanno conservato quel pittoresco aspetto antico,” Conto Casarosa.

scena del film Luca

Portorosso, a immagine e somiglianza di quelle che compongono le famose Cinque Terre, è il paese in cui si trova l'appezzamento

Per catturare questa essenza, la troupe cinematografica si è recata due volte in Riviera Ligure. "Devi andare a sentire le consistenze, la luce, l'acqua, il tempo, i sapori. Il cibo è una cosa molto importante nella storia”. Infatti la prima cosa che hanno fatto all'arrivo è stata andare a cena con i genitori di Casarosa. Presta attenzione ai primi piatti protagonisti di molte scene di Luca.

"Anche abbiamo conosciuto gente della regione, alcuni di loro sono pescatori, che ci hanno dato molto materiale su cui lavorare. Ci sono molti personaggi. Questi paesini hanno i 'soliti sospetti': il poeta, il pescatore e i pettegolezzi". riassume il regista, il primo non americano a dirigere da solo un film aziendale.

Quindi, il carattere di Giulia, pura forza, coraggio, decisione e indipendenza, che, difendendo Alberto e Luca dal bullo di paese (Ercole), finisce per fare squadra con i due protagonisti per partecipare la famosa Coppa di Portorosso, il cui premio economico li aiuterebbe a comprare una vespa.

scena del film Luca

Attenzione ai primi piatti che piacciono a Luca, Giulia e Alberto

Da li, questo trio di strambi dimostrerà che quello che dicono sull'unione sempre forte è più di un semplice modo di dire, è una realtà e, tra allenamenti, cene a casa di Massimo Marcovaldo, l'imponente padre di Giulia; libri che parlano dell'universo, del gelato e dello shock occasionale, Vivranno quell'estate in cui tutto cambia. Perché, alla fine e in parte, siamo le persone di cui ci siamo circondati, di cui ci circondiamo e di cui ci circondiamo.

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