Diario di viaggio: Paesi Baschi francesi

Anonim

Quaderno da viaggio dei Paesi Baschi francesi

Castello d'Orion

Lo sceneggiatore Peter Viertel stava bruciando Pamplona con Hemingway, Ava Gardner e Tyrone Power –Lo shooting di Fiesta li ha portati lì, che dev'essere stato un idem– quando gli è arrivata l'onda che a Biarritz, a due passi dalla corsa dei tori, c'era abbastanza schiuma dai giorni per fare felice il più californiano dei surfisti .

Ha detto al suo amico Dick Zanuck, figlio dell'allora vicepresidente della 20th Century Fox, che ha accompagnato il team di produzione, e lì sono andati con due board. Nessuno aveva mai visto niente di simile fino ad oggi. Né surfisti, né tavole, né un paio di pazzi che affrontano con il loro corpo la virulenta sbornia atlantica, anche peggiore di quella di alcune feste di San Fermin.

Quaderno da viaggio dei Paesi Baschi francesi

Ponte della Luna, a Salies-de-Béarn

Gli anni '50 erano finiti e Biarritz era già noto come compendio dell'estate aristocratica, così decadente, così piena di tappeti, dimore napoleoniche e maglioni a righe. Ma gli mancava il surf, quella con cui oggi, decenni dopo, la costa dei Paesi Baschi francesi si sveglia ogni giorno alla ricerca di una nuova ondata. Diciamo nouvelle vague, che tutto in francese è sempre più Godard.

Il viaggio che illustra questo articolo non parla di surf, ma sì di quel vivente che, anche quando ti allontani dal fragore dell'oceano, continua a odorare di salnitro fresco, alle antiche tradizioni contemplate dietro le tende di ville fenomenali, ai pani traboccanti di foie, alle sardine grigliate con burro di Saint Jean de Luz, ai tramonti del frontone e ai bicchieri di Irouléguy, quell'uva tannat robusta e spavalda, si direbbe basca in il senso più felice e più forte del termine.

E, come possiamo ignorarlo se è quello per cui siamo venuti, i Paesi Baschi francesi sono anche mercatini delle pulci antiquariato, cianfrusaglie e marchés aux puces (sempre i francesi) che rendono d'obbligo arrivare in macchina, se mi affrettate in un pick up, perché la voglia di comprare non c'è valigia da cabina che la sorregga.

Vai, corri, ma quando torni mantieni il segreto: non dire a nessuno dove hai trovato quel Wassily incorrotto di Marcel Breuer o come hai contrattato per quel Cahiers du Cinema dell'agosto '61; sì, in cui Belmondo appare ad accarezzare i capelli di Anna Karina. Che festa tutto e che Godard.

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All'interno del castello d'Orion

DOVE DORMIRE

Castello d'Orion _(L'Eglise, Orione) _

Tobias ed Elke sono gli imbattibili padroni di casa di questo castello dove potresti coincidere con uno dei concerti o dei laboratori in programma ogni stagione.

L'Auberge basco _(745, Vieille Route de Saint-Pée, Saint-Pée-sur-Nivelle) _

Se già il nome vi invita a non uscire... immaginate che vi diciamo che appartiene a Relais & Châteaux e così via il suo ristorante di cucina basca sublimata ha una stella Michelin. Attenti al brunch.

Hotel du Palais _(1, Avenue de l'Imperatrice, Biarritz) _

Sarebbe imperdonabile tralasciare l'hotel più emblematico di Biarritz e uno dei luoghi chiave per comprendere l'impeccabile savoir faire del territorio. L'ex residenza di Napoleone III ed Eugenia de Montijo non passerà mai di moda.

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Settimana della cultura basca a Saint Jean de Luz, tenutasi a febbraio

DOVE MANGIARE

la leggenda _(5 Rue de l'Abbé Duplech, Sauveterre-de-Béarn. Telefono: +33 986 68 99 47) _

Ristorante sostenibile che serve solo prodotti regionali e vini naturali dalla Francia. Molto buona!

Chez Albert _(51, bis Allée Port des Pêcheurs, Biarritz) _

Un classico ricco di pesce fresco della zona.

L'impertinente _(5, Rue d'Alsace, Biarritz) _

Fabian Feldmann porta la sua temperanza tedesca alla ricchezza della zona: pesce, verdure coltivate biologicamente e pane fantastico. Una stella Michelin.

Il Bar delle Marche _(8, Rue des Halles, Biarritz) _

Sempre divertente, sempre traboccante e sempre perfetto per avere dei vini e un foie sulla via del ritorno dalla spiaggia. Parola.

DOVE COMPRARE

Pasticceria Charrier _(Rue Léon Bérard, Sauveterre-de-Béarn. Telefono: +33 559 38 55 10) _

La sua specialità, il medioevale, è un biscotto croccante e avvincente con mousse al cioccolato. E sì, ci sono i cioccolatini. E che pane.

L'Épicerie Sans Fin _(Rue Léon Bérard, Sauveterre-de-Béarn. Telefono: +33 986 60 56 61) _

Meraviglioso negozio di specialità prodotti regionali.

Tissage Moutet _(Rue du Souvenir Français, Orthez) _

Mulino del Centenario dove troverai fantastiche tovaglie e biancheria per la cucina.

Terme di Salies-de-Bearn _(Cours du Jardin Public, Salies-de-Bearn) _

Sono le terme di quella che è conosciuta come la 'città del sale', che ha anche un museo ad essa dedicato. A settembre si celebra la Sagra del Sale con mercato del pesce salato, balli e canti tradizionali.

Mercatini di strada

I Pirenei atlantici sono tradizionalmente un'area per la compravendita di antiquariato e mercatini. Sul web hai il calendario e le posizioni.

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I Pirenei atlantici sono un'area per la compravendita di oggetti d'antiquariato e mercati

***** _Questo rapporto è stato pubblicato nel **numero 132 di Condé Nast Traveller Magazine (ottobre)**. Abbonati all'edizione cartacea (11 numeri cartacei e una versione digitale per € 24,75, chiamando il 902 53 55 57 o dal nostro sito). Il numero di ottobre di Condé Nast Traveller è disponibile nella sua versione digitale da gustare sul tuo dispositivo preferito. _

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