San Esteban de Pravia, l'atipica cittadina asturiana

Anonim

San Esteban de Pravia è più di un villaggio di pescatori delle Asturie.

San Esteban de Pravia, più di un villaggio di pescatori delle Asturie.

Testimone di passato industriale di San Esteban de Pravia sono le imponenti (e recentemente restaurate) gru che punteggiano la riva sinistra del Nalón, l'estuario a cui questo peculiare cittadina dell'occidente delle Asturie.

Ci sono case indiane, ci sono palme esotiche, ci sono ortensie dai colori impossibili, ci sono buoni ristoranti con cucina tradizionale e anche un porto... ma percepisci qualcosa nel suo (pseudo) ambiente marinaro che ti dice di no, quello Non sei di fronte all'immagine tipica di una città costiera asturiana. Non preoccuparti, è proprio per questo, perché non lo è. San Esteban de Pravia è eccezionale.

Foce del Nalón nelle Asturie.

Foce del Nalón, nelle Asturie.

LA STORIA

è il porto del carbone di San Esteban de Pravia, dichiarata di interesse storico-industriale, un museo a cielo aperto. Ricordiamoci che è stato il primo e l'unico nel nostro Paese in cui il carbone veniva caricato direttamente sulle navi. Devi solo passeggiare per la città per imbatterti nei resti di quello che era uno dei più importanti centri di estrazione del carbone nel nord della penisola. Ne sono prova le suddette gru, le banchine di carico (sotto le quali passerete) e la stazione ferroviaria: per trasportare la roccia nera delle Asturie dai bacini minerari alla costa, da dove sarebbe partito per essere sfruttato dall'industria siderurgica basca.

Merita anche una visita Consiglio dei Lavori del Porto, l'edificio della Dogana Marittima e la Casa dei Bagni, che in seguito divenne la stazione di polizia portuale.

Viste dal ristorante del Gran Hotel Brillante.

Viste dal ristorante del Gran Hotel Brillante.

L'ALBERGO

ci dice Fernando Artime, titolare del nuovo Gran Hotel Brillante, che piace ai poeti Rubén Darío e pittori come Joaquín Sorolla o Mariano Fortuny trascorrevano le giornate tra le mura dell'ex pensione Brillante a San Esteban de Pravia. Ecco perché La Grand Suite dell'hotel appena ristrutturato, che occupa un edificio storico dei primi del '900, prende il nome dal famoso scrittore nicaraguense in suo onore. Una storia che porta sensibilità al nostro soggiorno e fa viaggiare la nostra immaginazione in un colpo solo verso quello periodo d'oro in cui la città riceveva frequenti visite da parte degli intellettuali del tempo, che trovarono il loro posto nel mondo tra i marinai e gli abitanti del paese (Rafael Altamira abitava in una casa vicino al porto).

È stato l'interior designer Beatriz Silveira quello incaricato di ridare splendore a questo hotel asturiano con 14 camere e otto residenze private con dettagli sofisticati come mobili su misura, testiere rivestite con tessuti della casa inglese Designers Guild, marmi di Almería, Alicante e Portogallo, rubinetti portoghesi e Lampade di Otherlamps modello Calabazas de Pravia progetto di Paloma Eguilior e Matilde Llado.

Nel suo ristorante, con vista sull'estuario e su una delle gru del porto, si pratica una cucina di prodotto in cui i sapori di una volta (chiedere l'insalata e le guance in umido) sono accompagnati da per un servizio classico e impeccabile.

Great Rubn Darío Suite nel Great Brilliant Hotel.

Great Rubén Darío Suite, nel Great Brilliant Hotel.

PERCORSO DEI PUNTI DI VISTA

Alla fine della passeggiata sul fiume, là dove sorge la diga e l'estuario bacia il mare, inizia la parte divertente del sentiero costiero Muros de Nalón, che collega San Esteban con la spiaggia di Aguilar ed è conosciuta come la Via dei punti panoramici. E diciamo divertimento perché non dovrai salire né più né meno di 420 gradini raggiungere l'eremo dello Spirito Santo e il suo belvedere, il primo del viaggio. Il resto apparirà in maniera scaglionata lungo questo percorso di poco più di sei chilometri che corre tra caprifogli, allori, castagni ed eucalipti in cima alla scogliera.

Un consiglio, se siete tentati di scendere a uno dei le spiagge deserte (alcuni nudisti) che vedrai dai punti di vista, tieni presente che in molti casi l'accesso è molto complicato. E non stiamo esagerando usando l'avverbio. Per fare un esempio, per scendi alle spiagge di Atalaya e Cazonera dovrai quasi 'doppiarsi' aggrappandosi a una fune lungo un ripido sentiero. E senza imbracatura di sicurezza!

Viste dal percorso del punto di vista.

Viste dal percorso del punto di vista.

LA SPIAGGIA VICINA

Alla foce del Nalón, dall'altra parte dell'estuario, troviamo Los Quebrantos, l'immensa spiaggia di San Juan de la Arena che, insieme alla vicina Playón de Bayas, forma la spiaggia sabbiosa più lunga del Principato. Con sabbia scura e rocciosa, onde forti e protetta da un sistema di dune, è uno dei playground preferiti dai surfisti (infatti ci sono diverse scuole di surf di stanza al suo interno).

La spiaggia di Los Quebrantos a San Juan de la Arena.

Spiaggia di Los Quebrantos, a San Juan de la Arena.

Per molti È la spiaggia dei sogni più che per la sua ampiezza, per il curatissimo prato che lo circonda, dove ci sono anche due bar sulla spiaggia dove rinfrescarsi durante le giornate calde. Se sali le scale del belvedere di Punta del Pozaco, utilizzato per accedere all'altro lato del banco di sabbia quando c'è l'alta marea, otterrai un panorama incredibile di questo piccolo pezzo di costa asturiana.

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