Il Giardino delle Delizie è vicino a Roma

Anonim

È il Giardino di Ninfa il più bello del mondo

Il Giardino di Ninfa è il più bello del mondo?

A poco più di settanta chilometri da Roma, tra Cisterna de Latina e l'antica città latina di Norba –i suoi esuli, minacciati dai romani, sbagliarono fondando l'attuale Cáceres (Norba Caesarina) nella penisola iberica–, si trova il Giardino di Ninfa, un luogo unico, un'esplosione di luci e colori con una ricca vegetazione e un importante amalgama di resti medievali che convivono in perfetta armonia e piacevole simbiosi. un decorato ricca di cromatismi, orfana, vergine ancora del peccato e della lussuria, Cosa direbbe Bosch?

Il giardino, definito dal New York Times come il più bello del mondo, è stato realizzato nei primi anni del '900 grazie alla sensibilità di La famiglia Caetani, che volle unire il moderno frutteto a Ninfa, antica città medievale murata, ricco di chiese, con più di 250 case e situato tra monti, mare e lagune. Con la malaria e illustri Baroni.

MEDIOEVO

Immersa in un territorio fertile e strategico, la città fu teatro di contese di molti Baroni legati al Papato. Ed è quello Ninfa faceva parte di un vasto territorio chiamato Campagna e Marittima, che nell'VIII secolo entrò a far parte dell'amministrazione pontificia. Tre secoli dopo acquisì il rango di città e fu governata da importanti famiglie nobili imparentate con a Stato Pontificio, che scelse proprio una delle sue sette chiese –Santa Maria Maggiore– per incoronare papa Alessandro III dopo la sua decisione di rifugiarsi lì di fronte ai continui attacchi alla Roma di Federico Barbarosa.

Fu precisamente nell'anno 1292 quando Pietro II Caetani, parente di Benedetto Caetani (papa Bonifacio VIII), acquistò Ninfa e alcuni territori confinanti, dando vita ad una dinastia che sarebbe durata sette secoli, e che sopportò malaria e saccheggi, sangue e grandi distruzioni per le controversie relative allo scisma d'Occidente.

Da segnalare quella del 1381, che significò appunto la fine del paese e l'inizio della una città fantasma senz'anima, un'aspra landa desolata con una storia amputata e un odore stantio soggetto a qualsiasi tempo trascorso con i Caetani, che alla fine si trasferirono a Roma.

È finito il passato, solo le pietre secolari, le tracce di un molino e di una mini industria di tessitura e siderurgia, ma soprattutto la resti delle chiese, che in epoca rinascimentale proclamarono la loro definitiva scomparsa. Da lì iniziò un'oscurità che durò diversi secoli. In particolare fino al 1920.

Rovine di una chiesa nell'Orto di Ninfa.

Rovine di una chiesa nell'Orto di Ninfa.

SENSIBILITÀ E SPONTANEITÀ

Santa Maria Maggiore, San Giovanni, San Biagio, San Salvatore, San Paolo e San Pietro fuori le Mura, dove si celebrava la messa fino al XVI secolo, furono addobbate solo un secolo fa, quando la donna di Onorato Caetani (Ada Bootle Wilbraham) ha ideato e messo in pratica un giardino insieme ai figli Gelasio e Roffredo. Era uno stile libero, spontaneo e sensibile, senza una geometria prestabilita. Privo di vincoli o schemi rigidi e ingerenze secondo i registri dell'epoca. **Solo la pulsione dell'istinto e dei sensi. **

Iniziarono bonificando un luogo infetto ristrutturando le mura, le chiese, alcune case, il castello e il castello e piantando i primi cipressi, querce e faggi. Anche, sfruttando un corso d'acqua, hanno creato una griglia che mantiene vivo il giardino e unisce oggi. Ed è che entra, cristallino, correndo in un torrente con dei piccoli e grandi salti, ricoperto di fiori di iris.

Attorno all'acqua crescono bambù, glicini e importanti conifere. Intorno ad esso, tutto prende vita con un imponente fiorire a base di papaveri californiani, Aquilegie, euforbie, iperico, magnolie e salvia colombiane. Non mancano nell'Eden italiano nuove specie di rose e arbusti, che un tempo servirono da ispirazione per intellettuali dell'epoca come Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Italo Calvino o Truman Capote. Frequentavano il locale.

In data odierna il giardino è, allo stesso tempo, una poesia e un grande dipinto dove l'amore si mescola ad un cromatismo di colori tracciato con l'anima, con i sensi e le emozioni più profonde e genuine. C'è luce, acqua, colore e fauna infinita. C'è passato e presente. Ricordi e sembianze. Stile e dolce parsimonia, apocopada. C'è un pasticcio organizzato chiese che resistono e una flora che chiede il tempo. C'è complicità sulla tela. C'è una goccia che rappresenta un oceano. Potrebbe essere l'Aleph di Borges o il nuovo Giardino delle delizie Bosch... Senza peccato, senza lussuria.

Una corrente d'acqua mantiene vivo il giardino oggi.

Una corrente d'acqua mantiene vivo il giardino oggi.

Indirizzo: Via Provinciale Ninfina 68, 04012 Cisterna di Latina (LT) Vedi mappa

Programma: Da marzo a giugno: dalle 9:00 alle 18:00 / Da luglio a settembre: dalle 9:00 alle 18:30 / Da ottobre a novembre: dalle 9:00 alle 15:30

Metà prezzo: € 15 / bambini gratis fino a 12 anni.

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