lettera d'amore alle castagne

Anonim

lettera d'amore alle castagne

Lettera d'amore alle castagne (e al freddo)

Il primo è l'odore. Una brace ardente, un fuoco perenne, la legna trasformata in riparo. Poi il calore nelle tue mani, cosa senti? come un guanto di lana spessa e morbida, e il gioioso schiocco del suo guscio arrostito che si rompe. E poi, fai attenzione, non farlo sbrigati a bruciare gusto. Il sapore indescrivibile dei primi giorni di freddo, di pomeriggi piovosi, di luce fioca, della voglia di tornare a casa.

Perché le castagne sono che: i doni di una passeggiata nei boschi in autunno e la gioia di avere il fuoco acceso per cuocerle; l'attesa delle lunghe notti d'inverno e pasti al cucchiaio; il Romanzi di Dickens letti davanti al camino e i film di Berlanga proiettati in loop la vigilia di Natale.

Sono tua nonna che tira fuori le castagne da fuoco ancora una volta e tua madre che sbuccia i frutti appena fatti per te così non ti bruci le dita e tutto il resto non superare il marrone scuro. Sono la scusa per passare il tempo con la famiglia e il centro di ritrovo senza fretta in cui non si parla di trascendentale, ma in cui tutto ciò che è detto conta. Sono l'infanzia e sono la vecchiaia. Sono rifugio e sono casa, la tua casa. Il ricordo, più potente di qualsiasi fotografia, di quei giorni in cui tutto si risolveva con un abbraccio.

Raccontano le leggende degli antichi Celti, e oggi le diverse feste che si celebrano in loro onore, ci ricordano che le castagne sono il simbolo dei defunti e che, per ogni persona che mangiamo, un'anima è liberata dal purgatorio. Sarebbe un motivo più che sufficiente per darci una buona festa, ma ce ne sono molti di più. Ed è che questo cibo primitivo, quasi preistorico, Contiene tante fibre, carboidrati e potassio quanto la saggezza popolare. Fonte di nutrienti e proverbi, le castagne sono così sane e versatili che Servono come dessert e aperitivo, snack e pane. Sono l'ingrediente protagonista di innumerevoli ricette. Ricette effimere che vengono fatte solo in questo periodo dell'anno e sono **buone accompagnate dal miele quanto il vino o l'acquavite. **

allora lo sono le bancarelle di castagne arrosto, una reliquia che rifiuta di scomparire dalle strade delle nostre città – per favore, che non succeda mai – e che quest'anno apprezziamo più che mai per averci dato la possibilità di toglierci la maschera, anche solo per un secondo, per metticelo in bocca uno dei regali più deliziosi della natura invernale.

Ma le castagne hanno anche un 'ma' ed è che ci piacciono così tanto, almeno per noi, quello È difficile non abusarne.

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