La denaturazione del ristorante

Anonim

Oggi un bar come il Palentino sarebbe impossibile

Oggi un bar come il Palentino sarebbe impossibile

Ieri ho parlato un po' con Javier Alguacil, proprietario di **El Faralló a Dénia** (tempio assoluto di Gambero rosso , indispensabile per capire cosa sia la gastronomia senza artifizi) e non ho potuto fare a meno di chiedergli, visto il rumore di scatole e clacson, ehi, dove sei? "Trascorrendo un po' di tempo al mercato del pesce, c'è un'asta." Ho quasi pianto di felicità.

Mi venne in mente quell'aforisma popolare “È risaputo che i piccoli momenti sono più lunghi dei momenti”, e immagino anche il pranzo dopo con il resto dei pescatori e dei cuochi; Immagino il rumore delle casse, l'umidità e il bel profumo del mare, come il salnitro inonda tutto e il tempo si ferma in ciò che è importante, mandando a passeggio l'apparentemente urgente.

Qualcosa del genere accade in tutti i nostri mercatini del pesce, tesori gastronomici di inestimabile valore (e molto più accessibile di quanto pensiamo) lungo le nostre coste: la **Confraria de Pescadors de Roses**, la Mercato del pesce di Vigo o il porto peschereccio di Barbate. Mia madre me lo ricorda sempre: il tram per Malvarrosa il sabato mattina e le borse di pesce fresco per il pranzo della giornata. I tesori non sono sempre nascosti, giusto?

Eppure stiamo facendo esattamente il contrario. Ristoranti, consulenti gastronomici, studi di architettura, media e ciascuno dei personaggi che si uniscono in quel miscuglio che si chiama 'gastronomia': ci stiamo togliendo quella naturalezza che tanto presumevamo.

La testa del gambero, le clochine per terra o il bavaglino davanti all'astice in umido di Casa Manolo; **I manganelli unti di Loli a El Palentino **, le urla di Sento Aleixandre (che cosa facciamo, avevano il loro fascino) alla sua Ca'Sento del Cabanyal o il “Vado a prendere cose da te” di tanti cuochi onesti che non hanno altro piano che nutrire bene la parrocchia. Voglio dire, siamo diventati un po' stronzi.

clonare ristoranti —che potrebbe essere a Ponzano ma anche a Malaga o Milano, lettere fotocopiate, ambientazioni minimaliste e comunicati stampa che sono sempre lo stesso comunicato stampa: “Madrid ha un nuovo locale alla moda e non vogliamo che tu perda i suoi cocktail firmati, la sua griglia all'aperto e la sua decorazione cosmopolita” . Tartari, carpacci, ceviches, tataki, bagni e tiraditos. Come tutto pigro.

Luoghi con anima; quello che non si compra con un piano di marketing o con un interior designer cool, tanto meno con la visita dell'influencer di turno. persone e gesti . Che forse ha più a che fare con quell'odore delle borse dopo il mercato del sabato mattina e mia madre che apre la porta di casa, con i colori del mercato del pesce e ognuno di quei piccoli momenti davanti al mare. Come tanti tesori che nessuno potrà mai portarci via.

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