L'ultimo (non nuovo) delirio di pasticceria: le palmeritas di Morata de Tajuña

Anonim

Soffici palme di cioccolato escono anche dalla panetteria della Panadería Conejo.

Soffici palme di cioccolato escono anche dalla panetteria della Panadería Conejo.

Non siamo i primi né saremo gli ultimi a parlarne. Il palme di Morata de Tajuña (Madrid) sporgono il petto davanti ad altre creazioni di pasticceria più recenti per ricordarci che da decenni conquistano il palato dei più golosi per via del loro interno: succoso, setoso, untuoso... meraviglioso!

Tale è la loro fama che hanno la loro celebrazione, il Fiera della Palmerita e del Dolce di Morata de Tajuña, la cui terza edizione si terrà nella Plaza Mayor della città il 14 e 15 dicembre.

PALMA REALE

Era il 1958 quando il padre di Elena e Marisa Real aprì il panificio che diede origine alla Pasticceria Reale, dai cui forni oggi gran parte della mini palme che hanno dato tanta fama alla città di Madrid di Morata de Tajuna.

Fornaio di professione (lo era anche suo padre), volle avviare un'attività in proprio in cui, oltre al pane, chi veniva in questo luogo privilegiato situato al civico 15 della centralissima Calle Real potesse acquistare dolci tradizionali come i mantecados.

Wabisabi pasticcere la sua forma a cuore è imperfetta ed è qualcosa che amiamo.

Pasticcere Wabi-sabi: la sua forma a cuore è imperfetta ed è qualcosa che amiamo.

Gli ci vollero alcuni anni per decidere di intraprendere l'avventura di fare delle prelibatezze di pasta sfoglia, un impasto piuttosto complicato con cui lavorare. Un'azienda pasticcera che noi dolci addicted dobbiamo ringraziare e che ora è apprezzata dalle sorelle Real e dai loro eredi, che ogni giorno si alzano alle sei del mattino per iniziare a dare forma questi bocconcini a forma di cuore. Ma non un cuore perfetto nello stile dei cartoni animati, ma uno più vicino a quello vero, quello autentico, che non cerca di convincere per il suo aspetto, ma per la sua essenza.

Che siano smaltati, ricoperto di cioccolato fondente (i più venduti), bianco o fragola, queste palmeritas convincono per il loro sapore equilibrato, per la loro consistenza spugnosa e per quella bellezza imperfetta (wabi-sabi come direbbero i giapponesi) derivante da un modo di lavorare artigianale in via di estinzione. Inoltre realizzano (su richiesta) anche una super palma XXL di peso superiore al chilogrammo, perfetta per le occasioni speciali.

Il tuo segreto? Ovviamente non ce lo hanno svelato, ma siamo sicuri che c'entri molto, a parte l'esperienza, che copre il 70% di cacao che viene sostituito da uno più intenso (al 73%) con il quale si stanno già testando i risultati; pur non avendo ceduto alla golosa (e temuta) industrializzazione: «Noi facciamo ogni giorno 40 chili di palme solo per il nostro espositore, oltre a quelli che vendiamo a Carrefour La Gavia e Rivas–Vaciamadrid. Siamo molto piccoli e non vogliamo ampliare la produzione”, conclude Elena Real.

Vetrina colorata e verdeggiante nella Pastelería de la Torre.

Vetrina colorata e verdeggiante nella Pastelería de la Torre.

PALMA CREATIVA

Nella parte bassa del paese, precisamente al numero 37 di Calle de la Iglesia, c'è un altro locale tradizionale (aperto da più di 50 anni) che propone **una versione più bagnata (sciroppata)** di queste famose palme alberi di Morata de Tajuña: Pasticceria La Torre.

In esso assicurano che è nata la ricetta che ci ha regalato tante dolci gioie, per questo indicano sulla scatola che sono "quelle autentiche", ovvero qual è lo stesso “più morbido”, il più ubriaco”, come ci racconta Loli de la Torre, che, insieme al marito José Rhodes, si è arresa alle richieste del mercato o, meglio, al lavoro creativo del figlio, cervello e inventore, tra gli altri, del più commerciale palmero Oreo.

Sono così deliziosi che non potrai provarne solo uno.

Sono così deliziosi che non potrai provarne solo uno.

Nonostante quelli al cioccolato fondente (in questo caso più vicini al cioccolato al latte) continuino ad essere i più gettonati, nella loro vetrina il colore rosa di quelli fragola convivono (e spiccano!) con la copertura incontaminata di quelli al cioccolato bianco e l'oro scintillante di quelli smerigliati. Un'ampia varietà di palmetto di pasta sfoglia che non è raro trovare una lunga coda fuori dalla porta nei fine settimana, "quando dobbiamo cuocere il doppio", nelle parole di Loli.

Un'attesa che puoi evitare se visiti il punti vendita della capitale dove trovarli: da Mantequerías Bravo (Ayala, 24), dalla Pasticceria Uria Hermanos (Mercato Chamartín) e da Una España en la Mesa (Guzmán el Bueno, 82).

La copertura delle palme della Pasticceria Reale supera i 70 cacao.

La copertura delle palmeritas della Pasticceria Reale supera il 70% di cacao.

ATTENZIONE ALLE TENDENZE

Gema Elena Del Cerro è la terza generazione alla guida della Panadería Conejo (Calle Real, 53), aperta dal 1912 e acquisita dalla sua famiglia nel 1940. Nei locali, ereditati dal nonno, sono dedicati alla vendita del pane "autentico", come confermano, ma dal loro enorme laboratorio producono anche, tra gli altri panini e dolci, palmeritas nello stile di Morata de Tajuña che possono essere acquistate anche presso la Pasticceria Belaí de Carabanchel (Salvador Allende, 34A).

“Non hanno segreti. È la pasta sfoglia, la copertura di cioccolato che tutti vogliono dare loro e metterli a bagno più o meno sciroppati”, Me lo spiega spontaneamente Gema, che ha rilevato anche oggi un gusto maggiore per la pasta sfoglia più inzuppata. E conosce le tendenze da un po', perché non è la prima volta che le viene chiesto un divertente tagliere di ciambelle colorate per sostituire la banale torta nuziale a un matrimonio.

Più cauta, invece, la pasticcera quando ci racconta la ricetta dello sciroppo, che altro non è che "acqua, zucchero e il segreto professionale di ciascuno". Uno che, ancora una volta, non hanno voluto rivelarci, ma che conserveremo sotto forma di sensazioni per sempre nei nostri ricordi.

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